A soli cinque minuti a piedi dal Colosseo, la Basilica di San Clemente è uno dei luoghi più affascinanti di Roma. Dietro la facciata sobria si nasconde un tesoro unico: tre livelli sovrapposti che raccontano quasi duemila anni di storia, dall’antica Roma fino al Medioevo.
Visitare San Clemente significa scendere letteralmente nel tempo: dalla basilica medievale del XII secolo, con i suoi splendidi mosaici e pavimenti cosmateschi, si scende alla basilica paleocristiana del IV secolo e, ancora più in basso, ai resti di una domus romana e di un antico tempio mitraico del II secolo d.C.
Questo intreccio di arte, archeologia e spiritualità rende la Basilica di San Clemente una tappa imperdibile per chi desidera scoprire il volto più autentico e sorprendente della Roma sotterranea.

Basilica di San Clemente: Tour guidato sotterraneo
Scopri i segreti nascosti della basilica minore di Roma
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Basilica di San Clemente al Laterano
Dove si trova e come arrivare
La Basilica di San Clemente al Laterano è un gioiello nascosto nel cuore di Roma, in Piazza di San Clemente, 00184 Roma, a soli cinque minuti a piedi dal Colosseo. Nonostante la sua posizione centrale, è uno di quei luoghi che molti visitatori scoprono solo dopo aver visto i monumenti più celebri, e forse proprio per questo mantiene un’atmosfera intima e raccolta.
La basilica si trova lungo la via di San Giovanni in Laterano, la strada che collega il Colosseo alla Basilica di San Giovanni, ed è inserita nel suggestivo Rione Monti, una delle zone più autentiche e storiche della città.
Il quartiere è perfetto per una passeggiata prima o dopo la visita: vicoli pieni di ristoranti, piccole botteghe e scorci che raccontano la Roma più vera.
Raggiungere San Clemente è semplice e comodo grazie alla vicinanza con le principali fermate della metropolitana e con diverse linee di autobus.
A piedi
Se arrivate al Colosseo, vi basterà una breve camminata di circa 5 minuti: uscendo dal monumento, imboccate via di San Giovanni in Laterano e seguite la strada in lieve salita fino alla piazza omonima. La basilica si trova sulla destra, in una posizione appartata che le conferisce un fascino speciale.
Con i mezzi pubblici
- Metro: la fermata più vicina è Colosseo (linea B – blu), a circa 400 metri dall’ingresso. Da qui si può proseguire a piedi in direzione via Labicana e poi salire verso San Giovanni in Laterano.
- Autobus: diverse linee collegano l’area con altre zone centrali e periferiche di Roma. Tra le più utili ci sono quelle che fermano lungo via Labicana o via di San Giovanni in Laterano.
- Tram: alcune linee fermano nei dintorni del Colosseo, permettendo di raggiungere facilmente la basilica con una breve passeggiata.
In auto o taxi
L’uso dell’auto privata non è consigliato: la basilica si trova in pieno centro storico, dove sono attive le zone a traffico limitato (ZTL) e i parcheggi sono scarsi. Chi preferisce può optare per un taxi, comodo soprattutto per chi viaggia con bambini o persone con difficoltà motorie.
Poiché San Clemente è a pochi passi da altre attrazioni imperdibili come il Colosseo, il Ludus Magnus e la Domus Aurea, conviene inserire la visita nel percorso di una giornata dedicata al centro archeologico di Roma.
L’ingresso alla basilica e agli scavi si trova al centro della Piazza di San Clemente, davanti al protiro medievale che introduce al cortile interno. Il percorso è ben segnalato e facilmente individuabile.
Orari di apertura e delle Messe

Uno degli aspetti da tenere presenti quando si organizza una visita alla Basilica di San Clemente è la distinzione tra gli orari di apertura della basilica superiore, che resta un luogo di culto attivo, e quelli dedicati agli scavi archeologici sotterranei. È bene informarsi in anticipo, perché l’accesso agli scavi è regolamentato e i posti giornalieri sono limitati.
Orari di apertura al pubblico
- Dal lunedì al sabato:
- mattina: dalle 9:00 alle 12:30 (ultimo ingresso alle 12:00)
- pomeriggio: dalle 14:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30)
- Domenica e festivi:
- apertura dalle 12:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30)
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura per permettere ai visitatori di completare il percorso. Durante alcune festività religiose o eventi straordinari, l’orario può subire variazioni: per questo motivo, prima di pianificare la visita è consigliabile consultare il calendario aggiornato sul sito ufficiale.
Orari delle Messe
La Basilica di San Clemente non è solo un monumento storico ma una chiesa viva, frequentata ogni giorno da fedeli e pellegrini.
Per chi desidera partecipare alle funzioni religiose, vengono celebrate messe quotidiane e festive; gli orari possono variare in base al calendario liturgico, perciò è consigliabile informarsi in anticipo sul sito ufficiale o presso la segreteria parrocchiale.
Accesso agli scavi archeologici

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L’accesso agli scavi sotterranei richiede la prenotazione online obbligatoria:
- Questo permette di scegliere il giorno e la fascia oraria desiderata e garantisce il rispetto del numero massimo di ingressi giornalieri.
- I visitatori devono presentarsi almeno 5 minuti prima dell’orario indicato sul biglietto; i ritardatari rischiano di non poter entrare.
Per motivi di tutela e sicurezza, non è consentito fotografare o riprendere video negli scavi e non è possibile introdurre bagagli voluminosi, cibi o bevande. Gli scavi, inoltre, non sono accessibili alle sedie a rotelle a causa delle barriere architettoniche.
Biglietti, prezzi e prenotazioni online
| Tour | Dettagli | Prezzo |
|---|---|---|
| Basilica di San Clemente: Tour guidato sotterraneo | Durata: 1h 30min Lingua: Inglese Guida-accompagnatore incluso Numero massimo partecipanti: 15 Punto di incontro: 126 Via di San Giovanni in Laterano, Roma Si consiglia di arrivare 15 minuti prima Cancellazione gratuita fino a 24 ore prima | Da € 59,00 |
Per chi vuole scoprire la Basilica di San Clemente nel modo più completo e affascinante, la scelta migliore è il Tour Guidato Sotterraneo.
Questo percorso esclusivo permette di esplorare la basilica insieme a una guida esperta in lingua inglese, che accompagna il gruppo alla scoperta di oltre 2.000 anni di storia, dal mosaico medievale della chiesa superiore fino al misterioso tempio mitraico.
Il tour ha una durata di circa 1 ora e 30 minuti e si svolge in piccoli gruppi di massimo 15 persone, così da garantire un’esperienza intima e coinvolgente.
Il prezzo parte da 59,00 € a persona e comprende l’ingresso al sito archeologico di San Clemente e il servizio di guida.
Il punto di incontro è al 126 di Via di San Giovanni in Laterano, 00184 Roma, a pochi passi dal Colosseo. La guida ti attenderà con un cartello con il logo “EcoArt”: è sufficiente mostrare il voucher sullo smartphone per iniziare la visita.
Si raccomanda di presentarsi almeno 15 minuti prima dell’orario indicato sul biglietto.
Il tour è disponibile solo in inglese e prevede di camminare su terreni irregolari e scale, quindi non è adatto a chi ha difficoltà motorie. Trattandosi di un luogo di culto, è richiesto un abbigliamento rispettoso: spalle e ginocchia devono essere coperte.
In caso di imprevisti, è possibile cancellare o riprogrammare gratuitamente fino a 24 ore prima della visita, con rimborso completo.
Questo tour guidato è perfetto per chi vuole vivere un’esperienza più approfondita: scendendo attraverso i tre livelli sotterranei, si scoprono la basilica paleocristiana del IV secolo, il tempio mitraico con l’altare intatto, i resti di antiche case romane e la suggestiva sorgente sotterranea che ha ispirato le prime esplorazioni ottocentesche.
Storia della Basilica di San Clemente

La Basilica di San Clemente non è solo un luogo di culto: è un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di raccontare in un solo sito quasi duemila anni di storia romana.
Pochi monumenti a Roma riescono a restituire con tanta chiarezza la stratificazione della città: qui si scende letteralmente di livello in livello, come in una pagina di storia scavata nella terra.
L’attuale basilica superiore, che oggi accoglie i visitatori con il suo luminoso mosaico absidale e il pavimento cosmatesco, fu costruita nel XII secolo, sopra le rovine di una basilica più antica risalente al IV secolo.
Quest’ultima, a sua volta, sorgeva sopra resti ancora più remoti: una domus romana e un tempio dedicato al dio Mitra del II secolo d.C., oltre a tracce di edifici pubblici di età imperiale.
È questo straordinario intreccio di fedi e civiltà che rende San Clemente un caso unico, un vero “museo verticale” di Roma.
La storia del complesso affonda le sue radici nella Roma imperiale. Nel I secolo d.C., nella valle tra l’Esquilino e il Celio, sorgevano abitazioni private, magazzini e un vicolo stretto ancora oggi percorribile nei sotterranei.
Dopo il devastante incendio del 64 d.C., gran parte di queste strutture venne riempita di detriti e usata come fondamenta per nuovi edifici, come spesso accadeva in città. In uno di questi ambienti seminterrati, verso la fine del II secolo, nacque un mitreo, luogo di culto della divinità orientale Mitra, molto popolare tra i soldati romani.
Con l’avvento del cristianesimo, tra il IV e il V secolo, sopra questo santuario pagano fu edificata la prima basilica cristiana dedicata a San Clemente, il terzo successore di San Pietro, venerato per la sua predicazione e per la sua tragica morte in esilio nel Mar Nero.
Questa basilica, ampia e riccamente decorata con affreschi, fu per secoli un punto di riferimento per la comunità cristiana di Roma. Nel IX secolo accolse anche la tomba di San Cirillo, uno dei due santi fratelli che portarono il cristianesimo tra i popoli slavi e inventori dell’alfabeto cirillico.

Nel 1084, la basilica paleocristiana subì gravi danni a causa del saccheggio di Roma da parte delle truppe normanne di Roberto il Guiscardo.
Ormai inagibile, fu progressivamente interrata e sopra le sue navate fu costruita la basilica medievale, consacrata nel XII secolo. I costruttori riutilizzarono numerosi elementi dell’antica chiesa, come i pannelli marmorei della Schola Cantorum, il pavimento cosmatesco e parte delle colonne, che oggi impreziosiscono ancora la chiesa superiore.
Per secoli la basilica inferiore e i sotterranei caddero nell’oblio, fino a quando, a metà dell’Ottocento, il priore domenicano Padre Joseph Mullooly intuì che sotto l’edificio si nascondevano strutture più antiche.
Scavando con perseveranza, riportò alla luce la basilica paleocristiana e, scendendo ancora più in profondità, scoprì i resti romani, il mitreo e perfino le tracce di un antico corso d’acqua.
Fu una scoperta sensazionale, che rivelò per la prima volta l’incredibile stratificazione di questo luogo.
Oggi, passeggiando tra i mosaici dorati della basilica superiore e poi scendendo tra gli affreschi medievali della basilica inferiore fino al tempio mitraico, si ha la sensazione di camminare attraverso capitoli successivi della storia di Roma.

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Cosa vedere nella Basilica di San Clemente
Visitare la Basilica di San Clemente non significa entrare in una sola chiesa, ma in un vero complesso monumentale a più livelli che permette di scoprire Roma in verticale. È un’esperienza che affascina sia gli amanti dell’arte e dell’archeologia sia i visitatori curiosi di conoscere i segreti della città sotterranea.
L’itinerario parte dalla basilica superiore, il luogo di culto ancora attivo, dove i mosaici medievali, il pavimento cosmatesco e le cappelle rinascimentali testimoniano la ricchezza artistica di questo spazio.
Si scende poi nella basilica inferiore, un luogo che profuma di storia antica, dove affreschi millenari, cripte e resti paleocristiani raccontano la fede delle prime comunità romane.
Scendendo ancora, a un livello più profondo, si incontra la Roma imperiale: qui si trovano il tempio mitraico, le strutture di un’antica domus romana e i resti della zecca imperiale.
Basilica Superiore (XII secolo)

La visita inizia nella basilica attuale, risalente al XII secolo.
Il primo impatto è dato dal mosaico absidale, uno dei capolavori dell’arte medievale romana, che raffigura la Croce come un albero della vita da cui germogliano rami e figure simboliche di fede e salvezza.
Il pavimento cosmatesco, con le sue intricate geometrie di marmo policromo, è un’altra caratteristica che incanta il visitatore, tipica delle chiese medievali romane. Nel cuore della navata centrale si trova la Schola Cantorum, un recinto marmoreo risalente al VI secolo ma qui ricollocato al momento della costruzione della nuova basilica: una testimonianza preziosa della continuità tra i due edifici.
La Cappella di Santa Caterina, situata sul lato destro, custodisce splendidi affreschi di Masolino da Panicale (XV secolo), tra i primi esempi di pittura rinascimentale a Roma, caratterizzati da colori delicati e da un’incredibile leggerezza delle figure.
Altri dettagli degni di nota sono il tabernacolo gotico del Trecento, il soffitto a cassettoni barocco e le numerose cappelle laterali arricchite nei secoli da dipinti e decorazioni.
Basilica Inferiore (IV secolo)

Scendendo pochi metri sotto il pavimento della chiesa attuale si entra nella basilica paleocristiana del IV secolo, un ambiente più raccolto e carico di storia. L’atmosfera qui è diversa: l’illuminazione più soffusa e i resti archeologici raccontano di un tempo lontano, quando il cristianesimo muoveva i suoi primi passi a Roma.
Le pareti conservano affreschi medievali realizzati tra l’VIII e l’XI secolo, che rappresentano scene di santi e miracoli. Tra i più celebri c’è la “Leggenda di Sisinnio”, nota non solo per il valore artistico ma anche perché contiene una delle prime testimonianze scritte di lingua volgare italiana.
In questa basilica si trova anche la tomba di San Cirillo, l’apostolo degli Slavi, che con suo fratello Metodio evangelizzò l’Europa orientale e creò l’alfabeto cirillico. Il pavimento semplice in mosaico e i resti della Schola Cantorum paleocristiana evocano l’austerità e la devozione dei primi cristiani.
Dalla basilica inferiore si prosegue verso i sotterranei di età romana, dove la visita culmina con il tempio mitraico del II secolo, incastonato in una domus privata, e i resti di edifici pubblici che un tempo facevano parte della zecca imperiale.
Qui si può ammirare l’altare dedicato al dio Mitra, raffigurato nell’atto di uccidere il toro, simbolo del suo culto misterico.
Sotterranei Romani e Mitreo

Uno dei motivi che rende la Basilica di San Clemente unica a Roma è la possibilità di esplorare i suoi sotterranei, un vero scrigno di storia che svela i segreti della città antica. Scendere fino a venti metri sotto il livello stradale è come fare un viaggio indietro di quasi duemila anni, scoprendo come Roma sia stata costruita strato dopo strato.
Dalla basilica inferiore, bastano pochi gradini per raggiungere il livello più antico, dove si entra in una domus romana del I secolo d.C.. Qui il tempo sembra essersi fermato: si cammina su un pavimento originale in laterizio a spina di pesce, si osservano le murature in tufo e ci si muove tra ambienti che un tempo erano stanze private disposte intorno a un cortile centrale.
È emozionante immaginare la vita quotidiana dei romani che abitavano questi spazi, oggi immersi in un silenzio quasi sacro.
Accanto alla domus si apre uno stretto vicolo romano, ancora percorribile, che separa la casa da un altro edificio di grandi dimensioni. Si tratta di una struttura pubblica che probabilmente faceva parte della zecca imperiale, usata come magazzino (horreum) durante il periodo imperiale.
Ma la scoperta più sorprendente dei sotterranei è senza dubbio il tempio mitraico del II secolo, costruito in un ambiente seminterrato della domus. Questo piccolo santuario apparteneva a un culto orientale molto diffuso tra i soldati dell’Impero Romano.
L’atmosfera è suggestiva: una sala a volta, panche in pietra ai lati e al centro l’altare di Mitra, con il rilievo che raffigura il dio nell’atto di sacrificare il toro, un gesto che simboleggiava la rinascita e la vita.

Mitreo di San Clemente – Foto via Wikipedia
Il mitreo di San Clemente è una testimonianza rara e ben conservata di questo culto misterico, che visse a lungo in parallelo con il cristianesimo, finché non venne dichiarato illegale.
La leggenda narra che, nonostante la costruzione della basilica cristiana sopra di esso, il santuario mitraico continuò a essere frequentato per qualche tempo, prima di essere interrato e dimenticato.
Consigli utili per la visita
Visitare la Basilica di San Clemente è un’esperienza suggestiva e coinvolgente, ma è utile conoscere in anticipo alcune informazioni pratiche per organizzarsi al meglio.
La durata media della visita agli scavi archeologici è di circa 30 minuti, a cui si può aggiungere il tempo per ammirare con calma la basilica superiore. In totale, è consigliabile prevedere almeno un’ora per godersi appieno l’intero percorso, senza fretta.
L’ingresso agli scavi avviene esclusivamente tramite prenotazione online. Questa procedura è obbligatoria perché il numero di visitatori giornalieri è limitato, sia per preservare gli ambienti sotterranei sia per garantire a tutti un’esperienza ordinata e sicura. È bene arrivare almeno cinque minuti prima dell’orario indicato sul biglietto: in caso di ritardo, l’ingresso potrebbe non essere consentito.
Per motivi di tutela del patrimonio, non è permesso fotografare né effettuare riprese video all’interno degli scavi. È inoltre vietato introdurre cibi, bevande e bagagli ingombranti, così come fumare. All’ingresso viene distribuita una brochure che illustra il percorso e i principali punti d’interesse, utile per orientarsi lungo la visita.
Va ricordato che gli scavi non sono accessibili a persone in sedia a rotelle a causa delle barriere architettoniche e dei passaggi stretti, tipici dei siti sotterranei. Per i visitatori con difficoltà motorie è comunque possibile visitare la basilica superiore, che non presenta le stesse limitazioni.
Chi desidera comprendere meglio la storia del luogo può valutare di prenotare una guida turistica privata, poiché la basilica non offre visite guidate interne. In alternativa, è possibile utilizzare la brochure per un percorso in autonomia.
Un suggerimento utile è programmare la visita nelle ore mattutine nei giorni feriali, quando l’affluenza è minore e l’atmosfera è più tranquilla. Un abbigliamento comodo e scarpe con suola antiscivolo sono consigliati, soprattutto per i sotterranei dove i pavimenti possono essere irregolari.
Infine, è importante ricordare che la basilica è un luogo di culto attivo: si raccomanda quindi di mantenere un comportamento rispettoso, parlando a bassa voce e vestendo in modo consono.
FAQ – Domande frequenti
La visita agli scavi archeologici dura circa 30 minuti, ma se si vogliono ammirare con calma anche la basilica superiore e le cappelle, è meglio prevedere almeno un’ora complessiva.
Sì. L’ingresso agli scavi sotterranei è consentito solo con prenotazione online. È l’unico modo per scegliere giorno e fascia oraria e garantire il posto. L’accesso alla basilica superiore è invece libero.
No. Fotografie e riprese non sono consentite negli scavi e nelle aree sotterranee, per proteggere i preziosi affreschi e l’ambiente.
Sì, i bambini possono visitare sia la basilica che gli scavi, purché accompagnati da un adulto. L’ingresso per i minori fino a 16 anni è gratuito se abbinato a un biglietto intero adulto.
Purtroppo gli scavi non sono accessibili a causa delle barriere architettoniche e dei passaggi stretti. La basilica superiore, invece, può essere visitata senza particolari difficoltà.
No. All’ingresso viene fornita una brochure informativa, ma la basilica non offre visite guidate interne. Chi desidera un’esperienza più approfondita può affidarsi a guide turistiche private autorizzate.
La basilica si trova in Piazza di San Clemente, a soli 5 minuti a piedi dal Colosseo. È comodamente raggiungibile con la metro B – fermata Colosseo e con diverse linee di autobus che passano per via Labicana e via di San Giovanni in Laterano.
La mattina dei giorni feriali è l’orario ideale: c’è meno affluenza e si può godere della tranquillità della basilica e dell’atmosfera suggestiva dei sotterranei.
Sì. La basilica è un luogo di culto attivo: chi desidera può partecipare alle celebrazioni religiose, ma è bene verificare gli orari delle messe sul sito ufficiale.
Conclusioni
La Basilica di San Clemente è molto più di una chiesa: è una testimonianza viva della storia di Roma, capace di racchiudere in un unico sito quasi duemila anni di arte, fede e architettura. Pochi luoghi offrono un’esperienza così suggestiva: in pochi passi si attraversano secoli di civiltà, dal culto mitraico dell’antica Roma alla basilica paleocristiana, fino alla chiesa medievale ancora oggi in funzione.
Il fascino di San Clemente sta proprio in questa stratificazione verticale, che permette di scendere sotto la superficie e scoprire come la città eterna sia stata costruita, letteralmente, strato dopo strato. È un luogo che sorprende per la bellezza dei mosaici e dei pavimenti cosmateschi, ma anche per la semplicità austera degli affreschi paleocristiani e per l’atmosfera misteriosa del mitreo.
A soli cinque minuti a piedi dal Colosseo, San Clemente è una tappa perfetta per chi desidera arricchire la propria visita al centro storico con un’esperienza fuori dal comune. Che siate appassionati di storia, di arte sacra, di archeologia o semplicemente curiosi di conoscere i lati meno visibili di Roma, questa basilica offre un percorso unico e indimenticabile.
Pianificare la visita con un po’ di anticipo – prenotando online e scegliendo un orario tranquillo – vi permetterà di godere appieno del silenzio e del fascino dei sotterranei, rendendo la scoperta ancora più emozionante.
Se cercate un luogo che racconti Roma in modo autentico e sorprendente, San Clemente è una tappa imperdibile del vostro itinerario nella capitale.

